ECO DESC K0
Eco
Design
Sociale
Circolare
a Km0
L’iniziativa è stata possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e realizzata a valere sul Bando Archè 2020 – finanziato con risorse dell’Accordo ex art. 242 del c.d. Decreto Rilancio (D.l.n.34/2020, convertito dalla L. n. 77/2020).
Il progetto nasce nel 2020, con l’obiettivo di porre le radici per una nuova area di sviluppo in ottica di sostenibilità e circolarità. Integrando le competenze di disegno 3d e stampa 3d dell’azienda con nuovi macchinari di stampa di medio e grande formato, attraverso nuove linee di approvvigionamento di materiale polimerico (bio based, recuperato, riciclato, sia internamente che esternamente).

Componenti d'arredo
Produzione di componenti in stampa 3D con materiali sostenibili, biodegradabili, compostabili e derivanti da fonti naturali o derivanti da un processo di rigenerazione, riciclo e recupero.

Design sostenibile
Creazione di un design sostenibile con un carattere flessibile, economico il risultato delle potenzialità applicate della stampa 3D, la qualità artigianale, personalizzabile attuando un processo in rispetto dell'ambiente.

Prodotti e prototipi
Sviluppo di prototipi e prodotti, attraverso la ricerca, la sperimentazione e l’uso di materiali recuperati, riciclati e derivanti da fonti naturali sostenibili e rinnovabili, biodegradabili, riciclabili o compostabili trasformati dalla progettazione e dalla manifattura digitale.




I materiali che sono stati scelti inizialmente, sono prevalentemente, PLA (acido polilattico) bio-based riciclato, PLA BIO-BASED VERGINE derivato da fonti sostenibili e rinnovabili come amido di Mais e Patate, PLA RICICLATO da triturazione di scarti ed errori di stampa 3d, multi colore o bianco.
Essi sono stati testati in percentuale sulle diverse macchine di stampa 3d, sia a filamento che a pellet, sono state fatte numerose prove, inizialmente con mix di materiale vergine e trito da stampa 3d, in percentuali che variavano dal 10 al 50 per cento di riciclato, Questa fase ha esplorato le potenzialità dei materiali e delle stampanti di medio e grande formato per capire le possibilità formali, le differenze di resistenza delle varie miscele e se fosse possibile sviluppare componenti di design che avessero le caratteristiche tecniche necessarie al loro utilizzo.
Le tecnologie scelte sono macchinari di stampa 3d di medio e grande formato, che sono stati utilizzati inizialmente per i test di estrusione dei materiali, con prove di texture superficiale, spessori, colori.
Le tecnologie di stampa di medio e grande formato assicurano delle dimensioni di stampa dai 40 cm di diametro x 70 cm di altezza e di 1mt cilindrico nelle 3 direzioni.
Il macchinario per triturare le plastiche derivanti da scarti interni è un macchinario che è di tipologia semi-industriale, appartenente al circuito Precious Plastic, progetto di riciclo open source più grande al mondo, dedita al riciclo di plastiche responsabile, allo sviluppo di macchinari e metodologie per ampliare le possibilità di recupero delle plastiche.



I primi test che sono stati eseguiti sono test di stampa relativi alle miscele di materiale PLA riciclato con varie tipologie di inerti come caffè e scarti di legno, sia per capire il comportamento del materiale in fase di estrusione che per provare i macchinari di stampa di quel formato, riuscendo a gestirne i limiti formali e dimensionali.





Una volta presa dimestichezza con i macchinari sono state affrontare le questioni di testurizzazione tridimensionale, colore e approccio formale. In questa fase si sono sperimentare miscele di PLA riciclato bianco, riciclato da scarti colorati non uniformi, con coloranti sostenibili , PET-G riciclato trasparente, e miscele di PLA e fibre di canapa, PLA con PHB e scarti di caffè, con differenti prove di granulometria della textures.








I primi test che sono stati eseguiti sono test di stampa relativi alle miscele di materiale PLA riciclato con varie tipologie di inerti come caffè e scarti di legno, sia per capire il comportamento del materiale in fase di estrusione che per provare i macchinari di stampa di quel formato, riuscendo a gestirne i limiti formali e dimensionali.
Il progetto è una composizione sviluppata partendo dal tema dei CONFINI, che sono limiti ma anche connessioni, interpretato tramite la chiave di lettura dell’ECOSISTEMA NATURALE in alcune sue manifestazioni, prendendo ispirazione dai sistemi naturali spontanei che esprimono questo concetto.
Questa installazione emula un sistema cellulare formato da unità indipendenti ma in relazione con le altre, per rappresentare l’unicità , la condivisione e il rapporto con l’ambiente.





Dallo SVILUPPO GEOMETRICO DI UN SISTEMA CELLULARE meno regolare e più organico ma dagli spigoli più netti, si è passati ad una struttura interna più morbida, dove la linea retta, costrutto geometrico che definisce un limite, confine, si trasforma in una presenza curvilinea, per far riflettere sulla componente geometrica degli spazi naturali ed artificiali e inspirare nuovi modi di interpretare questi CONFINI.

La STRUTTURA MODULARE è pensata per valorizzare il punto centrale della composizione, il PIOPPO, simbolo del territorio e limite tra i confini agricoli, nonché struttura radicale fondamentale per gli argini. Oltre al corpo centrale la struttura è composta da sedute, tavolini e vasi, componenti dinamiche che rendono l’intera installazione utilizzabile in modi differenti.

I SINGOLI ELEMENTI progettati con software di disegno parametrico sono ispirati alle “zolle” del terreno che nell’insieme rappresentano la texture della terra arida a causa della siccità, problematica attuale strettamente connessa ai cambiamenti climatici.
PLA 50% | LOLLA DI RISO 50%
TECNOLOGIE
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MATERIALI
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DIMENSIONI
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TEMPISTICHE
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